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Sabato 19 maggio nella Repubblica Centrafricana sono stati rapiti due operatori locali di COOPI impegnati in un intervento di rafforzamento del sistema sanitario, nelle prefetture di Ouham e Ouham-Pendé.

Milano, 22 maggio 2007 – Sono stati rapiti sabato 19 maggio nella Repubblica Centrafricana sulla strada che collega Bozoum a Bocaranga i due operatori locali di COOPI-Cooperazione Internazionale impegnati in un intervento di rafforzamento del sistema sanitario nelle prefetture di Ouham e Ouham-Pendé.

Il rapimento, realizzato a scopo di estorsione, non è in alcun modo legato a motivazioni politiche. I banditi hanno generalmente come bersaglio gli allevatori, unici in grado di pagare un riscatto in quello che risulta uno dei paesi più poveri del mondo, e per la prima volta hanno scelto di colpire un’organizzazione umanitaria.

“Il nostro obiettivo principale è la sicurezza degli operatori ma non intendiamo piegarci ai voleri dei banditi perché si innescherebbe una spirale che non farebbe altro che mettere a rischio l’incolumità di tutti gli operatori umanitari presenti nel paese” spiega Ennio Miccoli responsabile delle attività internazionali di COOPI. “Tutto il nostro impegno resta comunque concentrato nella ricerca di una mediazione con i rapitori che porti al rilascio dei due operatori. COOPI sta inoltre assicurando tutto l’appoggio alle famiglie delle vittime”.

La vicenda è stata condannata duramente dalle Nazioni Unite e da COOPI che si appellano al diritto di neutralità e imparzialità delle organizzazioni umanitarie affinché gli operatori siano rilasciati al più presto e in buona salute.

In questo difficile momento, COOPI ha avuto testimonianza della profonda solidarietà espressa dalla popolazione colpita da questi atti di violenza che rischiano di compromettere gli interventi realizzati proprio in favore delle comunità più povere.