Home > Voci dall'Africa > Padre Beniamino > Bouar 19-08-06

Ciao Ivano e ciao a tutti gli amici di Jiango be-africa,
come ve la passate in questo agosto che ormai volge al pieno di se stesso per poi declinare implacabilmente verso la fine portandosi con sè senza pietà la fine della ferie ?

Qui andiamo avanti bene i colpi di scena non mancano,ma procediamo con ordine.
Ho ricevuto le vostre mail, scusa il ritardo, sono qui a Fatima da solo e ho diverse cosette in ballo tra cui alcuni giretti e questo mi ha ritardato il contatto.
Sono molto contento di quello che stiamo creando insieme. Uno spazio di incontro su temi e situazioni di attualità e…a tempo reale in cui le informazioni non saranno solo filtrate dalla mia e dalla nostra (dei missionari) visione delle cose e dei problemi, ma sarà possibile il contributo di persone di qui che lavorano su questi stessi temi. ;
uno spazio di solidarietà e di azione pensata e portata avanti insieme.

Ok per la scuola di Zegonta, ne ho parlato con il coordinatore delle scuole di villaggio e anche lui è d’accordo, vede bene il fatto di fornire il villaggio di una struttura scolastica stabile, fatta in mattoni e cemento.Ho qui con me il rapporto di fine anno della scuola, che non è ancora a ciclo completo. (foglio 1foglio 2).

Vi invio la foto delle stato attuale della scuola, così anche qui il tutto vi è davanti agli occhi.

Vi invio inoltre il conte-rendu delle attività scolastiche di quest’anno.

Altri cose sono in cantiere qui a Bouar, mi sto muovendo su diversi fronti:
Sto pensando ad un centro diurno per orfani, coi quali stiamo già lavorando da diversi anni e un luogo di aggregazione e di studio e gioco insieme sarebbe uno sbocco per loro, anche se tutto è ancora da progettare.
Allo stesso tempo sto lavorando con delle associazioni e gruppi che lavorano nell’agricoltura: qui vorrei fare un oleificio a livello artigianale, ma dove le cooperative possano trovare di trasformare i loro prodotti come arachidi, sesamo, girasole ecc e questo potrebbe incentivare il lavoro.
Qui tutto è ancora da fare.

Ecco come vanno le cose qui, tutto sommato bene, la settimana scorsa sono andato a Bangarem e sono arrivato giusto dopo gli zarguina, che hanno spogliato tutto il villaggio e lasciato anche un morto, era ancora là sotto un lenzuolo. L’insicurezza regna sempre sovrana e la gente vive nelle paura. Speriamo.

Per ora vi saluto e ci risentiremo. Ciao a tutti, Beniamino